Oltre alla presenza inaspettata del Papa, che ha coronato la già felice coincidenza tra l’anno giubilare straordinario della misericordia e l’ottocentenario dell’indulgenza plenaria della Porziuncola, l’anno 2016 è stato arricchito da un ulteriore “segno”, di evangelica memoria: la marcia francescana delle famiglie dell’Umbria – Sardegna. Nel pomeriggio dell’1 Agosto scorso, anche questa data è stata del tutto singolare, accanto alle decennali marce dei giovani ed alle più collaudate marce delle famiglie delle regioni Toscana, Lazio, tanto per citare le più numerose, faceva il suo ingresso nel piazzale antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli l’inedita e giovanissima marcia delle famiglie dell’Umbria – Sardegna, con 24 famiglie, dieci coppie di fidanzati e tre consacrati, provenienti da tutta Italia, caratterizzatasi oltretutto per il consistente numero dei passeggini, con la presenza di bambini dai sei mesi di età in su.
Un segno tangibile: la benedizione di Dio Padre, che con poche gocce di pioggia ha voluto salutare e rinfrescare la piazza solitamente rovente all’arrivo dei pellegrini, accortezza materna per tutti quei bambini marciatori.
Un segno nel segno è stata l’organizzazione del tutto pionieristica del pellegrinaggio, affidata dai frati minori della Porziuncola del Servizio Orientamento Giovani a sei giovani coppie di sposi, guidate da Padre Graziano Malgeri ofm, coadiuvato da sr. Tatiana Murador ssm e da Padre Simone Ceccobao ofm, tutti dislocati, perdipiù tra l’Umbria e il Lazio. Un segno evidente della necessaria e non sempre scontata corresponsabilità dei laici alla vita pastorale. Come il grano, che si semina in autunno, così il gruppo delle famiglie ha mosso i primi passi di questa avventura nell’Ottobre 2015, con obbedienza, trepidazione e fiducia, imparando di nuovo gradualmente la logica del servizio: arricchirsi nel restituire la grazia ricevuta.
Un segno questa marcia delle famiglie, nell’anno dell’esortazione Apostolica “Amoris Laetitia” a conclusione dei tre sinodi sulla famiglia, nella quale il Papa ha ampiamente analizzato l’“Inno alla Carità” di San Paolo, che ha guidato sia la preparazione, dando significato e prospettiva all’inevitabile fatica dell’organizzazione logistica, sia i sette giorni della marcia vera e propria, svoltasi tra il 28 Luglio e il 03 Agosto.
Un segno, le persone buone incontrate e la provvidenza inattesa e abbondante ricevuta.
Un segno, quello tracciato e nascosto in ogni cuore che accoglie un invito e sa attendere, con la pazienza del seminatore, la messe che biondeggia a suo tempo.
Sebbene ogni viaggio inizi già dalla preparazione, dall’attesa, dalla trepidazione che, per chi segue le orme del Risorto, è una modalità con la quale lo Spirito Santo agisce e scalda i cuori, il pellegrinaggio terreno “Alla porta del cielo” ha mosso i primi passi il 28 Luglio presso il convento “La Pace” dei frati del TOR di Massa Martana, con l’accoglienza seguita da un ritiro spirituale guidato da Padre Pietro Marini ofm, incentrato sul matrimonio e su quanto gli sposi in Cristo hanno di più caro e spesso così tremendamente scontato: Gesù stesso. Di fronte alla secolarizzazione e alla scristianizzazione del vecchio continente, non capitoleranno tra le onde della tiepidezza e del relativismo quei coniugi che avranno l’umiltà di riconoscersi tralci dell’unica vera vite dalla quale trarre la linfa dell’Amore sponsale, cioè Cristo e su questa semplice verità, ogni giorno coraggiosamente “ricominciare da zero”, come recita il ritornello della marcia francescana 2016.
Su queste basi si è tracciato il percorso catechetico che ha accompagnato il pellegrinaggio a piedi, con tre mattinate di cammino a misura di bambino e di passeggino, con percorsi e luoghi non propriamente tradizionali, tra le meravigliose colline massetane e quelle di Bevagna, per poi proseguire sulla campagna di Cannara. Merenda, lodi e catechesi durante le tappe intermedie mattutine, prima di giungere in auto alla tappa finale, prontamente allestita da un consistente gruppo di fidanzati guastatori, altro segno tangibile che ha arricchito e qualificato il pellegrinaggio negli aspetti organizzativo-esperienziale. Il servizio di babisitteraggio per fasce d’età è stato un coronamento del percorso catechetico dei fidanzati, che si sono così lungamente confrontati con un aspetto notevole della vita famigliare reale. Per il resto è stato seguito un cliché simile a quello della marcia dei giovani, con eucarestia quotidiana, veglia di preghiera, serate di animazione-evangelizzazione, condivisioni, testimonianze. Il 2 Agosto ritiro finale presso il santuario Madonna delle Grazie in Bevagna, dove l’incanto dei luoghi ha fatto da preludio alla splendida omelia dell’indomani in Porziuncola di sua eminenza il cardinal Angelo Comastri, sulla bellezza del cuore e del volto, di fratelli e sorelle che prima di noi già sulla Terra hanno varcato la porta del cielo.
13/08/2016
Fabrizio e Simona Fugnoli, coniugi
P. Graziano M. Malgeri ofm