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1 Novembre 2024
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Nigeriano aggredisce i suoi benefattori e poi i poliziotti di Assisi. Arrestato.

Gli agenti delle “Volanti” del Commissariato P.S. Assisi, diretto dal Comm. Capo Francesca D. DI LUCA,  nella giornata di ieri al termine di un pomeriggio alquanto “movimentato”, hanno tratto in arresto un irruento cittadino nigeriano perché resosi responsabile di aggressioni e violenze a  connazionali ed agli stessi poliziotti intervenuti.
Verso le ore 14.00, una pattuglia, a seguito di richiesta di intervento formulata attraverso chiamata al 113, viene inviata a Bastia Umbra presso un’abitazione di una famiglia di nigeriani.
Il motivo della chiamata: i nigeriani, coniugi con due figli piccoli, lavoratori e regolarmente soggiornanti, da tempo ospitavano, ispirati da carità, un loro connazionale, senza lavoro e senza un tetto sotto il quale vivere e beneficiario del programma di assistenza internazionale.
Inizialmente la convivenza non aveva avuto particolari conseguenze, ma con il tempo, le abitudini sbagliate ed i ritmi di vita sregolati dell’ospite ne avevano reso la permanenza insopportabile, in quanto l’ospite, anziché dimostrare riconoscenza nei confronti dei suoi benefattori, aveva preso a fare una vita sempre più dissociata, rifiutando di consumare i pasti con i suoi amici, non rispettando gli orari della famiglia e dormendo, spesso, fuori casa.
Ma non è tutto.
Il nigeriano, da tempo, aveva cominciato ad assumere atteggiamenti aggressivi e minacciosi nei confronti della coppia di connazionali e dei propri figli, culminati in episodi caratterizzati da terrore e violenza, soprattutto nei confronti della giovane donna quando era sola in casa con i bambini.
Ad un certo punto della convivenza, i giovani benefattori erano stati costretti ad interrompere l’opera di carità ed ospitalità, invitando l’ospite ormai indesiderato ad abbandonare la loro casa.
Dopo tale abbandono, il nigeriano, come poi avevano appreso i due coniugi, probabilmente a causa dei suoi eccessi, era stato sottoposto ad un ricovero ospedaliero, ma appena uscito aveva cercato immediatamente di essere riammesso in casa, nonostante il volere dei proprietari.
I due nigeriani, non riuscivano a negare un ulteriore aiuto al povero conoscente e lo riammettevano in casa, ma i problemi non tardavano a manifestarsi nuovamente e con maggiore gravità.
I comportamenti sconclusionati ed irruenti del giovane costringevano i due connazionali a mandarlo via nuovamente, questa volta definitivamente.
Senonchè nella mattinata di ieri verso le ore 8, mentre la giovane mamma usciva di casa per accompagnare i figli a scuola, si imbatteva nell’ospite sgradito il quale la minacciava, frapponendosi tra lei e la strada, e costringendola a farlo rientrare in casa, altrimenti non l’avrebbe fatta uscire.
A questo punto la donna contattava per la prima volta  le forze dell’ordine e l’uomo si dava alla fuga.
Nel primo pomeriggio, però, il giovane tornava a terrorizzare la donna ed i suoi figli, scavalcando il cortile di casa e cercando di farvi ingresso; a questo punto, l’immediato e tempestivo arrivo di una volante tranquillizzava la richiedente.
Il nigeriano, intanto, già visibilmente in stato di alterazione, intentava la fuga ma, vistosi impossibilitato, si scagliava contro uno degli agenti, colpendolo con calci, pugni ed atterrandolo con tutto il suo peso.
 
L’altro poliziotto cercava di trarre in salvo il suo collega, ma la mole del corpulento aggressore non gli consentivano di portare a compimento il tentativo di salvataggio.
Per fortuna per gli agenti, grazie alla capacità di coordinamento dell’operatore 113, sopraggiungeva in ausilio l’altra volante di Assisi, i cui operatori riuscivano, con grande fatica, ad immobilizzare il nigeriano.
Anche ammanettato, l’uomo esercitava una violentissima resistenza e, con grande difficoltà, veniva messo su una delle pattuglie per il successivo trasferimento in Questura a Perugia, dove veniva compiutamente identificato, perquisito e tratto in arresto in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale, e per i fatti commessi nei confronti della donna per violenza privata e violazione di domicilio.
D’intesa con il PM di turno,  infine, veniva portato presso le camere di sicurezza, per la successiva sottoposizione al giudizio con rito direttissimo.
 
Assisi, lì 27 gennaio 2016
Commissariato P.S. Assisi

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