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Bastia Umbra
26 Novembre 2024
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Messaggero

«Bastia, arriva il patto per la legalità»

boccibastia«UN GRANDE APPLAUSO ALLA MAGISTRATURA PERUGINA E ALLE FORZE DELL’ORDINE»
Incontro per la sicurezza con il sottosegretario Bocci: «Presto il protocollo per prevenire e combattere le infiltrazioni mafiose»
«In arrivo altri accordi a San Giustino e Spoleto. Avanti con le espulsioni: mille in due anni, i balordi vanno mandati via»
BASTIA Un «circolo virtuoso» per la legalità. Un riscontro positivo per i sindaci che stanno per firmare nuovi protocolli contro le infiltrazioni mafiose e l’invito a tutti i sindaci ad aderire.
E’ la strada che il sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, indica come la seconda stagione sul fronte della sicurezza. Lo fa nel corso di un incontro proprio con a tema la sicurezza, organizzato dal Pd e da Bastia per te alla sala consiliare del comune di Bastia, cui hanno partecipato tra gli altri il sindaco Stefano Ansideri, la presidente del consiglio regionale Donatella Porzi, il consigliere Regionale Andrea Smacchi e altri esponenti del Pd come Ramona Furiani. «Nelle prossime settimane questi protocolli saranno firmati qui a Bastia, a San Giustino e Spoleto – continua Bocci -. Un virus positivo che sta contaminando tutto il territorio, consapevolezza di doverci stare. E’ una scelta impegnativa per un sindaco perché bisogna fornire notizie, comunicare molte cose sul piano dell’urbanistica, degli appalti e della rete del commercio. Una scelta che impegna personale e risorse, ma è un investimento che varrà molto per le generazioni future».Si è parlato di furti, di strumenti per internet sicuro per i minori e attenzione agli anziani sempre nel mirino di ladri e balordi. Ma soprattutto della sfida della legalità. «I protocolli sono molto impegnativi – prosegue Bocci -. Le indagini e i provvedimenti della magistratura dimostrano che il rischio infiltrazioni non è lontano ma lo abbiamo sotto casa. Dobbiamo essere grati alla magistratura umbra perché fa lavoro, assieme alle forze dell’ordine, non solo di repressione ma anche e soprattutto di prevenzione perché riesce a stroncare sul nascere certe presenze. Dobbiamo stare tutti dalla parte di questi magistrati, poliziotti, carabinieri e finanzieri. Invito altri sindaci a sottoscrivere questo patto per fare fronte comune, perché la cultura della legalità da una parte è la repressione e compete alle forze dell’ordine, ma la prevenzione è decisiva».In chiave lotta alla criminalità, sicurezza e prevenzione, Bocci richiama un dato importantissimo. «In due anni la questura di Perugia, anche grazie alle altre forze dell’ordine, ha espulso oltre mille persone. C’era bisogno. Adesso parte la stagione dell’investigazione, dello scambio di notizie per la prevenzione, del tenere alti gli anticorpi. Con chi viene in Umbria per pregare, lavorare o rifarsi legalmente una vita la nostra tradizione di ospitalità deve essere massima, ma i balordi vanno rimandati a casa».Michele Milletti

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