La Città di Assisi ha accolto con entusiasmo e disponibilità la richiesta di collaborazione alla realizzazione della retrospettiva a Lei dedicata, proposta da alcuni amici di Jennifer Gay Holmes. Artista, pittrice e scultrice di cui si avverte l’assenza, con originalità e versatilità ha saputo cogliere fino ai suoi ultimi giorni occasioni per dialogare con il paesaggio umbro ma soprattutto con lo spirito di Assisi, interiorizzato attraverso una ricerca caratterizzata da una cifra stilistica originale, maturata in modo silenzioso, intimo e volontariamente isolato, ma sempre circondata dall’affetto di donne e uomini di alto profilo umano, professionale ed intellettuale.
La Città di Assisi, fondamentale per il suo percorso artistico, è stata prima di tutto una scelta personale di vita. Esporre le opere di Jennifer Gay Holmes assume pertanto il valore della testimonianza, della memoria: la mostra vuole essere un sentito omaggio all’artista, alla donna ed alle sue coraggiose scelte di libertà.
Ospitare questa mostra a Palazzo Monte Frumentario vuol dire anche continuare un percorso coerente di omaggio all’arte contemporanea ed all’indagine di un senso da attribuire tanto all’espressione quanto alla ricerca culturale.
Jennifer Gay Holmes nel corso della sua vita ha immortalato particolari che diventano una sorta di proiezione sul mondo spirituale, una presa diretta della realtà che è stata scelta come teatro della propria vita. L’artista ha dipinto paesaggi che sono diventati riflesso del proprio intimo.
Del resto ciò che chiamiamo “paesaggio”, quello che l’arte evoca e che la presenza culturale rafforza, non è semplicemente un “luogo”.