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30 Novembre 2024
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Corriere dell'Umbria

La gestione finanziaria scatena lo scontro politico

comuneSi fanno sempre più tesi gli “scambi” tra le compagini di centrodestra e centrosinistra

BASTIA UMBRA Si fa sempre più teso il clima della campagna elettorale, che vede ampliarsi il terreno di scontro tra le compagini di centrodestra e centrosinistra.Dopo l’accesissimo scontro sulla Tares, che ha visto protagonisti il vicesindaco Francesco Fratellini e il segretario piddino Vannio Brozzi, stavolta è il consigliere del Pd Mirko Casagrande Moretti a firmare una lunga nota di critica nei confronti della maggioranza, definendo “un grande bluff” i cinque anni di amministrazione a guida Ansideri.Lo scontro politico stavolta si consuma sul terreno della gestione finanziaria,dopo la recente approvazione in sede consiliare del bilancio preventivo 2014 e pluriennale 2014-2016 e del piano delle opere pubbliche per il triennio 2014-2016.In quell’occasione, dai banchi della maggioranza, il sindaco Stefano Ansideri aveva sottolineato il merito di un bilancio che, nonostante i pesanti condizionamenti imposti dalla legge statale, era in grado di dare certezze e avviare importanti investimenti per il futuro della città,tra cui l’attesa scuola di XXVAprile e la rotatoria di via Roma.”Dopo cinque anni di latitanza politico-amministrativa – osserva invece Casagrande-a ridosso delle prossime amministrative il governo di centrodestra bastiolo si accorge di dover fare investimenti nella città in opere e infrastrutture, mettendo a bilancio 8 milioni di euro di spesa”.Sul fronte delle opere pubbliche, tuttavia,il consigliere rileva che “i lavori per la scuola di XXV Aprile non inizieranno prima del 2015, così comela rotatoria di via Roma non verrà realizzata per la fine della legislatura”.In proposito il democratico ricorda che “l’amministrazione Lombardi aveva lasciato il piano definitivo per la scuola e il progetto per la rotonda,ma si è voluto stracciare il vecchio perché fatto da altri,spendendo soldi pubblici per nuovi progetti che dopo cinque anni non sono ancora arrivati a compimento.Soldi pubblici spesi male anche sul Prg, dove si è voluto ridiscutere tutto chiamando un nuovo gruppo di tecnici liquidando il vecchio”.

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