BLOCCATA L’ISTITUZIONE DEL GIUDICE DI PACE
BASTIA UMBRA —GIOVEDÌ nero per il sindaco Stefano Ansideri e il centrodestra che in una sola seduta si sono visti bocciare una delibera, dovendo patteggiare il testo di una mozione per evitare di andare sotto. Una situazione che non deve sorprendere più di tanto, a fine mandato quando mancano meno di sei mesi alle elezioni amministrative.
DUE ELEMENTI sono oggetto di riflessione: il fatto che si metta a rischio la tenuta della maggioranza di centrodestra pur di avere qualche soddisfazione personale; inoltre a scatenare i problemi di tenuta numerica è il consigliere Marco Caccinelli (foto), vicino ai commercianti, uscito dalla maggioranza e dal Pdl pochi mesi dopo essere entrato in consiglio in sostituzione di Fabio Morbidini. Non è passata l’istituzione dell’ufficio del giudice di pace, frutto di un accordo con Assisi, Bettona e Valfabbrica. In particolare il consigliere Adriano Brozzetti (liste civiche) ha lamentato che si tratta di una spesa ingiustificata (circa 15mila euro) per una pratica non discussa in maggioranza. Al suo voto si sono aggiunti quelli di Santoni (Fratelli d’Italia) e Caccinelli che hanno bloccato sul 9 a 9 l’esito del voto. Prevedibili critiche da parte di associazioni economiche e professionali per il rischio che si cancelli il giudice di pace.
LA MOZIONE di Caccinelli, che chiedeva la riapertura diretta verso piazza Mazzini da via Roma e via Veneto, è stata votata all’unanimità, cancellando l’immediata revisione viaria, purché il nuovo progetto ottenga l’avallo tecnico e giuridico di fattibilità. Sembra di capire che la maggioranza non sia più certa dell’efficacia delle due nuove rotatorie realizzate poco più di un anno fa: l’una davanti al cinema e l’altra nei giardinetti di porta Firenze.
m.s.