AGRICOLTURA Le possibilità offerte dalla nuova Pac in un convegno con oltre 600 imprenditori organizzato da Coldiretti
BASTIA UMBRA Un centro congressi di Umbriafiere, affollato da oltre 600 imprenditori agricoli,ha ospitato ilc onvegno organizzato da Coldiretti Umbria in collaborazione con il CeSAR e Europe Direct Umbria dal titolo: “La PAC 2014-2020. Tra Innovazione e Sostenibilità. L’impatto sulle imprese agricole e le scelte per l’Umbria”. Un convegno – spiega Coldiretti – per informare gli imprenditori agricoli, sulle ultime novità riguardanti la nuova Politica Agricola Comunitaria, che,mai come questa volta, lascia agli Stati membri un ampio bagaglio di scelte per adattarla alle necessità delle singole agricolture, con il nostro Paese che deve cogliere l’occasione per sostenere con gli interventi il modello agricolo italiano e le sue distintività.“Ci troviamo di fronte – ha spiegato Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria nel concludere il convegno -ad un’agricoltura sempre più multifunzionale, orientata alla produzione non solo di semplici derrate, ma di quel cibo di qualità che ogni giorno arriva sulle nostre tavole e di servizi per la collettività. Riguardo al negoziato sulla nuova PAC – ha aggiunto Agabiti – il nostro Paese è partito da una posizione “difficile”,maora la riforma offre finalmente una opportunità straordinaria per premiare chi vive di agricoltura, il lavoro e il vero Made in Italy. Stante la disponibilità di risorse sul “I e II Pilastro”, ora tocca agli Stati membri e alle regioni l’importante compito della loro ripartizione:occorre – ha concluso Agabiti -incrementare la competitività del sistema produttivo umbro e valorizzare e difendere le vere filiere agricole regionali. Angelo Frascarelli direttore CeSAR e Europe Direct Umbria,tra i relatori delConvegno,ha sottolineato come all’Umbria tra pagamenti diretti e sviluppo rurale, toccheranno circa 200 milioni di euro annui.Per i prossimi sette anni 2014-2020 -ha aggiunto Frascarelli – avremo una nuova PAC,ma anche una nuova visione dell’agricoltura e nuove “parole chiave”, come selettività, innovazione,competitività e beni pubblici. Il nuovo sostegno al reddito sarà caratterizzato infatti da una forte selettività con pagamenti diretti più mirati, in direzione dell’agricoltura verde e di quella di montagna ad esempio, fino ad arrivare alla selezione dei soggetti che beneficeranno della PAC: gli agricoltori attivi. Anche l’innovazione ricoprirà un’importanza notevole: dai metodi di lavorazione del terreno alle tecniche di irrigazione per risparmiare l’acqua, dalle innovazioni finanziarie ai criteri per accrescere la sostanza organica nei terreni, dall’organizzazione della filiera corta al marketing nella filiera lunga,dalle tecnologie per la tracciabilità delle produzioni distintive agli imballaggi biodegradabili. In sintesi, innovazione sia per aumentare la produttività che per migliorare la sostenibilità aziendale. Al convegno hanno partecipato anche il neo rettore Franco Moriconi, l’assessore regionale Fernanda Cecchini, di Stefano Leporati, Area economica Coldiretti nazionale, Claudia Fedi della rappresentanza Coldiretti a Bruxelles e di Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.