Respinto il ricorso presentato dall’opposizione (esclusa la collega Travicelli) e riconosciuta la piena legittimità della Giunta Comunale scelta dal Sindaco Ricci. Questa, in estrema sintesi, la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale sulle “quote rosa” e non poteva essere diversamente visto e considerato che, come abbiamo sempre sostenuto, al momento della nomina degli Assessori nessuna legge o regolamento imponeva il loro sesso.
Tutti dobbiamo far tesoro di questa esperienza che ci fa capire la differenza tra chi è impegnato quotidianamente con cittadini ed imprese nel superamento della terribile crisi che stiamo attraversando e chi invece crede di poter utilizzare, sempre e comunque, ogni mezzo per delegittimare l’avversario politico non curandosi nemmeno di una eventuale paralisi amministrativa.
Se i presidenti del Consiglio e della Terza Commissione sono dell’altro sesso lo si deve esclusivamente ai voti della maggioranza.
Nessun “paladino” delle donne ha sentito il dovere di prendere le distanze da certa stampa nazionale per le offese personali al Sindaco Ricci.
L’unica eletta nel PD è stata costretta a lasciare il partito alla prima occasione.
Nella seduta del 30 agosto 2012 tutti i “firmatari il ricorso” sono usciti dall’aula consiliare e non hanno votato la mozione (permesso ZTL) presentata dal capogruppo Marini a favore delle donne in stato di gravidanza.
Non c’è stata occasione, compresa la tournée nel territorio, in cui non si è cercato di contrabbandare per verità quella che verità non era e non è.
Questi sono solo alcuni atti e fatti incontestabili che dimostrano come l’attenzione dell’opposizione per la parità di genere fosse strumentale e demagogica; come d’altra parte è oramai chiaro a tutti che, indipendentemente dalle decisioni del TAR e considerate le difficoltà passate e future, bene ha fatto Ricci a scegliere i suoi più stretti collaboratori tra coloro che possono vantare una notevole esperienza amministrativa, competenza e vasto consenso elettorale.
23/06/2013
Rino Freddii
Capogruppo Il Popolo della Libertà
Consiglio Comunale Assisi