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Assisi

Dal 10 agosto al 6 gennaio 2014 Antonio Canova in mostra ad Assisi

“Esiste un rapporto magico e misterioso tra Canova ed il francescanesimo- hanno sottolineato all’unisono gli intervenuti –  in quanto la passione e la sensibilità artistica e spirituale che emana dall’arte di Canova è la sintesi di quell’armonia, al centro della missione universale di Francesco. Da qui la vera essenza della mostra in Assisi.”.
Assisi, 15 giugno 2013 – Presentata alla stampa la prossima mostra “Antonio CANOVA”, alla presenza del Sindaco di Assisi Claudio RICCI, del Presidente Fondazione Canova onlus e Presidente della Commissione Cultura della Camera,  on. Giancarlo GALAN, del Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Carlo COLAIACOVO, del Direttore Museo e Gipsoteca Antonio Canova DI Possagno Mario GUDERZO, del Direttore Accademia Belle Arti di Perugia Paolo BELARDI, del Direttore Consorzio Promozione Turistica marca Treviso Alessandro MARTINI, e il Vice Presidente Fondazione Canova onlus Renato MANERA.
Ha aperto il Sindaco Ricci definendo il prossimo evento canoviano tra i più importanti ospitati in Umbria negli ultimi anni, ringraziando le due fondazioni “senza le quali – ha ribadito – l’iniziativa non sarebbe stata possibile”.

“Assisi meritava questa mostra – ha detto Galan – e non abbiamo avuto nessun dubbio a portare qui le opere di Canova che compongono la più grande gipsoteca monografica del mondo”.

“Non tutte le richieste comunque intelligenti che provengono dalla Città serafica possono essere accolte – ha dichiarato Colaiacovo – ma un evento come questo meritava il nostro sostegno perché dà prestigio all’intero territorio e crea flussi turistici amanti della grande cultura”.
“E’ questa la TERZA VOLTA – ha ricordato il Direttore della Gipsoteca GUDERZO – dopo San Pietroburgo e Cracovia, che le opere del Museo escono allo scoperto, ma questa di Assisi è sicuramente quella più consistente”.
“Un evento del genere – ha sostenuto Arnaldo Colasanti, Direttore artistico della Fondazione Perugiassisi 2019 – vista anche l’importante parentela tra Canova e l’Umbria, fa propria la passione e la sensibilità artistico-spirituale di questa bella mostra anche per proseguire l’impegno nel sostenere la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019”

La mostra intende presentare l’universalità della produzione del grande Maestro che fu scultore, pittore e architetto. Le sue opere in marmo sono conservate nei più importanti musei del mondo e la sua arte è universalmente riconosciuta come l’espressione più importante del Neoclassicismo.
Il percorso espositivo della mostra nella città serafica, in uno spazio straordinario, quale lo storico Palazzo Monte Frumentario, riqualificato e già sede di importanti mostre ed eventi artistici di alto livello, farà risaltare il metodo di produzione dell’opera: saranno presenti modellini in argilla, modelli in gesso e alcuni marmi (30 sculture di gessi e marmi, 30 dipinti ed incisioni, oltre ad un “laboratorio didattico” della scultura per spiegare ai visitatori la genesi dell’opera di Canova).
Le straordinarie opere provengono dal Museo e Gipsoteca Fondazione Canova onlus  di Possagno.
Saranno esposte anche 2 grandi opere provenienti dal Museo della storica e blasonata Accademia Belle Arti “P.Vannucci di Perugia” che, con spirito collaborativo, ha accettato la richiesta del comune di Assisi, al fine di rinsaldare anche visibilmente il rapporto tra l’armonia dell’arte Canoviana e quella con l’intero creato cantata da Francesco nel “Cantico delle Creature”, secondo quanto sottolineato dal Direttore dell’Accademia stessa, prof. BELARDI.

IL PERCORSO ESPOSITIVO DELLA MOSTRA
Tra le opere risalterà soprattutto – prima grande tematica dell’esposizione – la produzione religiosa, ricca di simbologia cristiana, realizzata da Canova per i Monumenti funerari a papa Clemente XIII (Basilica di San Pietro – Vaticano) e papa Clemente XIV (Basilica Santi Apostoli – Roma).
Per questo, la figura della Religione, della Mansuetudine, della Maddalena penitente, il gruppo della Misericordia – per il Monumento a Maria Cristina d’Austria – risulteranno testimonianze importanti dell’attenzione di Canova per il sacro.
Il secondo tema su cui sarà concentrata l’attenzione espositiva è rivolto alla storia, in cui le figure di  papa Pio VII e di Napoleone Bonaparte costituiscono i poli d’attrazione di Canova, che fu il presidente della Commissione pontificia per la tutela del patrimonio artistico italico e, nello stesso tempo, il diplomatico che convinse l’imperatore alla restituzione delle opere trafugate a Parigi, in seguito al Trattato di Tolentino (1797).
La mitologia è il terzo tema della mostra “Canova” di Assisi. Lo scultore, sensibile all’estetica neoclassica winckelmaniana, riveste le figure storiche dei potenti a lui contemporanei (Napoleone, Paolina, Washington, Lubomirski e molti altri) delle fattezze e simbologie mitologiche.
L’eredità canoviana fu donata al suo paese natale, Possagno nel  terra trevigiana, ed il fratello fece edificare una Galleria per esporre i modelli in gesso e  conservare le collezioni d’arte.
Il valore artistico del Museo di Possagno è determinante per la presenza delle opere prime, cioè disegni, bozzetti d’argilla, modelli in gesso a dimensione naturale che riportano infissi i punti di misurazione (repère) per la traduzione nel marmo del modello.

Perché Canova in Assisi

Il legame tra Antonio Canova e l’Umbria è sempre stato intensamente vissuto dallo Scultore e dal fratello Giambattista Sartori Canova non solo per i suoi beni in Sangemini, ma anche per lo splendido gruppo delle Grazie di Bedford (il marmo è oggi a Londra, al Victoria & Albert Museum), che Canova promise all’Accademia di Belle Arti di Perugia “Pietro Vannucci”, di cui era illustre membro, e che, nel 1829, il fratello Giambattista Sartori – che si dedicava in quegli anni alla chiusura dello Studio romano in Via delle Colonnette per trasferire le opere nel nuovo Museo di  Possagno – consegnò all’antica istituzione perugina, insieme ad altre opere di Canova, un calco del Pugilatore Damosseno, la Testa del Cavallo per il Monumento equestre a Carlo III di Borbone (bronzo a Napoli, Piazza del Plebiscito) e due bassorilievi, la Danza dei figli di Alcinoo e la Morte di Priamo.

In occasione della Mostra “Canova” di Assisi viene esposta la replica del Pugilatore Damosseno  di Possagno.
“Si tratta- ha sottolineato con soddisfazione il sindaco di Assisi Claudio Ricci- di un grande evento culturale/espositivo che segue quello dedicato all’arte del Maestro Fernando Botero, sempre nella suggestiva cornice del Palazzo Monte Frumentario. Dopo una straordinaria rassegna dedicata all’arte moderna, molto apprezzata da un vasto pubblico di visitatori, dal prossimo 10 agosto una Mostra per il più grande artista del Neoclassicismo, che tanto amò la nostra terra umbra, ove ha lasciato segni indelebili della sua grandezza.”
“Questa rassegna assisana delle Sue creazioni più significative – termina Ricci-  è da considerarsi, oltre ad un omaggio al Maestro veneto, un importante “segno” per rinsaldare il forte legame tra l’arte e la spiritualità, che si ritrovano nella sensibilità artistica e spirituale che emana l’opera canoviana, in linea con i valori della nostra Città”.
Curatori della Mostra:  Mario Guderzo e Giancarlo Cunial del Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno (TV)
Direttore Responsabile: Zeno Zoccheddu, presidente ArteInternazionale.
Patrocinio di: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Fondazione Perugiassisi 2019, Associazione Beni Italiani UNESCO.
MiBAC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Comune di Possagno.
LA MOSTRA È STATA RESA POSSIBILE GRAZIE AL SOSTEGNO DELLA FONDAZIONE CASSA RISPARMIO DI PERUGIA, SEMPRE MUNIFICA NEI CONFRONTI DELLA  CULTURA DELLA CITTÀ DI ASSISI E DEI SUOI EVENTI E CHE, PER QUESTO, ESPRIME SINCERI RINGRAZIAMENTI.

16/06/2013

UFFICIO STAMPA Comune di Assisi

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