Oggi è stata paura e delirio a Bastia, con gravi disservizi nella raccolta dei rifiuti dovuta all’introduzione delle ecoisole informatizzate. Tutto come da programma, come avevamo previsto sin dall’inizio. Era il 30 giugno dell’anno scorso, infatti, quando ben due ordini del giorno del M5S aventi per oggetto l’adesione alla strategia Rifiuti Zero e l’adozione della tariffa puntuale vennero bocciati, due presupposti imprescindibili per una gestione virtuosa e sostenibile. Appaiono oggi grotteschi i commenti stucchevoli dell’assessore Fratellini sulle priorità della gestione dei rifiuti.Cosa sarebbe successo se il caos di oggi fosse accaduto a Roma quando governava la Raggi?
L’amministrazione comunale di Bastia Umbra si allinea perfettamente all’incapacità politica dimostrata dalla giunta regionale, sposandosi perfettamente con la visione pro-inceneritori dell’assessore Morroni che ha superato anche il combustibile da rifiuti: più caos, più rifiuti, più cibo per gli inceneritori e tariffe più alte sulla pelle dei cittadini.
In discarica finiranno il doppio dei rifiuti rispetto a quanto si potrebbe ottenere con una gestione virtuosa applicata all’Umbria, come ad esempio quella attuata dal consorzio Contarina in provincia di Treviso, nella quale, con un bacino di oltre 500 mila abitanti serviti, si è raggiunto il 90% di raccolta differenziata! Un inceneritore che farà vivere le discariche umbre per soli due anni e mezzo dopo l’entrata in funzione prevista nel 2030.
