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Bastia Umbra
20 Settembre 2024
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Associazioni Cultura

Protezione civile – La prevenzione, indispensabile per il nostro Paese.

La Campagna Nazionale di “Io non rischio” entra nelle scuole.

UMBRIA: dopo la Campagna Nazionale di “Io non rischio” rivolta agli adulti  in molte piazze italiane, da quest’anno scolastico (2019-2020) è partito un nuovo progetto per promuovere la cultura della Protezione Civile nelle scuole primarie per sensibilizzare il concetto di rischio ai bambini. Questa importante Campagna è stata promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Anpas-Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze,  ReLUIS-Consorzio interuniversitario dei laboratori di Ingegneria sismica e le Regioni. Ha coinvolto alcuni volontari di Protezione Civile che dopo la selezione, da parte dei funzionari  regionali e del dipartimento e la formazione in materia di psicologia, pedagogia, inclusione e disabilità, hanno acquisito gli strumenti idonei per approcciarsi in classe e trasmette ai bambini alcuni concetti fondamentali sulle buone pratiche della stessa.  Per uniformare i contenuti da comunicare ai bambini, il Dipartimento della Protezione Civile e partner, hanno messo a punto un kit di schede-laboratorio in cui sono descritte le attività che i volontari andranno a svolgere. In Umbria sono stati selezionati sette “volontari comunicatori”  che nell’arco dell’anno scolastico 2019-2020 hanno realizzato il progetto in sei classi selezionate dall’ufficio scolastico regionale nei sei ambiti territoriali.  

Parla Sara Parrella, volontario della Protezione Civile di Bastia, selezionato come comunicatore per la Campagna Nazionale “Io non rischio nelle scuole: è un percorso suddiviso in più incontri tre o quattro a discrezione delle insegnanti dove i bambini delle scuole elementari ricevono indicazioni sul rischio sismico e sul rischio alluvione, attraverso laboratori, storie e giochi. Tramite queste attività approfondiscono divertendosi, alcuni aspetti fondamentali legati ai rischi e al sistema di Protezione Civile. Il nostro intervento è fortemente voluto dalle stesse scuole ed è un momento di condivisione dove ad ogni lezione si impara insieme. Questo percorso viene fatto attraverso il racconto di esperienze, si prova a trasmettere l’importanza della prevenzione e dell’informazione affinché questi rischi non ci facciano poi così male. Nella città di Terni abbiamo trattato  prevalentemente il tema terremoto abbiamo studiato insieme la storia delle placche, il movimento della terra costruendo un libro animato e un puzzle dove evidenziare le placche i vulcani e le zone sismiche. Abbiamo costruito anche una safety bag, accennato al Piano Comunale e alle aree di emergenza. Siamo anche riusciti a ripassare i comportamenti giusti e sbagliati da attivare quando si verifica un terremoto e i luoghi sicuri e non, dove rifugiarsi. Infine attraverso dei giochi abbiamo cercato di sviluppare la fiducia e la capacità di collaborazione cercando, durante un emergenza, di gestire le emozioni, fidarsi degli altri ed essere in grado di collaborare 

Progetto questo di “Io non rischio” intelligente e fondamentale per il nostro Paese, che da sempre ha dovuto combattere più volte diverse calamità cercando sempre di rialzarsi con coraggio. E’ indispensabile quindi attivare la prevenzione e progetti Nazionali come questo proprio per prevenire, dando informazioni utili agli adulti, ma anche ai bambini che sono il nostro futuro e dovranno crescere con una coscienza e consapevolezza diversa e con delle abilità e capacità maggiori per proteggersi dalle catastrofi ormai a livello mondiale. “Io non rischio” è la prova che si sta accendendo a livello Nazionale una certa sensibilizzazione. Ricordiamo che la prevenzione è “l’insieme di azioni finalizzate a impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati. Il concetto ha validità ed è presente in diversi ambiti. Gli interventi di prevenzione sono in genere rivolti all’eliminazione o, nel caso in cui la stessa non sia concretamente attuabile, alla riduzione dei rischi che possono generare dei danni all’incolumità di persone, animali o infrastrutture”. 

11/01/2020

Emanuela Marotta