Claudio Ricci (portavoce centro destra e liste civiche in Consiglio Regionale dell’Umbria), sulle nomine dei dirigenti nella sanità: solo una “lotta di potere” invece che la “ricerca del merito”.
Una “dura lotta di potere” invece che una “ricerca del merito e del meglio per gli umbri” questa sembra diventata (sui giornali e nelle “stanze politiche”) la vicenda della nomina dei direttori generali della sanità.
Claudio Ricci (portavoce centro destra e liste civiche) ritiene tale situazione “non più accoglibile” come si “sente ascoltando chi opera nella sanità umbra” e si aspettava un “chiaro cambiamento” teso a scegliere, come “dirigenti apicali”, chi può fare meglio per “ridurre sprechi e inefficienze” (la sanità umbra è al 10 posto fra le regioni italiane, secondo i parametri LEA Livelli Essenziali di Assistenza), diminuire i tempi di attesa per gli esami e introdurre sistemi tecnologici (come il “fascicolo” – cartella – sanitario elettronico) che potrebbe far risparmiare il 10%.
Ribadiamo la necessità di un cambiamento con il vincolo di ridurre ad un massimo di 10 anni l’incarico ad uno stesso dirigente (come avviene per i Sindaci) e, comunque, gli “stipendi dei dirigenti devono essere complessivamente ridotti del 50%”.
Claudio Ricci

