Il Rotary Club Assisi celebra l’opera di Francesco a 800 anni dalla sua composizione
Un sabato denso di appuntamenti quello del 26 ottobre in cui, nell’ottavo centenario dalla composizione del Cantico delle Creature, le dimensioni secolare e spirituale si sono intrecciate inscindibilmente facendo immergere la cittadinanza tutta in un’atmosfera d’altri tempi.
All’Archivio di Stato di Assisi, alla presenza dell’assessore Veronica Cavallucci e del responsabile ufficio cultura Francesco Raspa, la dott.ssa Federica Romani ha offerto una disamina attenta e puntuale di documenti trecenteschi facendo riscoprire il grande senso civico, la cura dell’ambiente e degli spazi comuni della Seraphica Civitas nell’ottica di quel pro bono comune che già nel Duecento spingeva gli uomini a regolamentare la raccolta di frutti e a consorziarsi per bonificare il territorio assisano.
A seguire, nella Sala della Conciliazione, la conferenza curata dai proff. Nicolangelo D’Acunto e Paolo Gresti si è soffermata sulla genesi dell’opera di Francesco e sulle sue particolarità linguistiche. Il prof. Paolo Gresti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha incentrato il suo intervento su un excursus concernente la letteratura europea ai tempi di Francesco e sulla sua diffusione capillare. La vulgata secondo la quale la madre del santo fosse francese, infatti, pare attecchire sempre meno tra gli studiosi a favore di una teoria ben più solida che vede l’influenza della lingua e cultura francese dovuta al continuo passaggio di pellegrini nella penisola italiana. Durante l’incontro si è messo poi in luce come il volgare umbro in prosa ritmata del Cantico, e la sua costante lode a Dio, riesca ad arrivare alle corde più intime di ciascuno di noi. I passi dalla Compilatio Assisiensis letti dalla presidente del Rotary Club Maria Elisabetta Monacchia e i brani di Bach, Beethoven e Debussy scelti da Simona Granelli, poi, hanno ancor di più coinvolto un uditorio attento e partecipe.
28/10/2024
Bianca Bracardi
Presidente Commissione Comunicazione e Immagine Pubblica