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Bastia Umbra
30 Giugno 2025
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Attualità Bastia Umbra

Clamoroso stop alla demolizione della Casa Evolutiva di Renzo Piano

Dopo un lungo iter è arrivato il vincolo della Soprintendenza. Il salvataggio a seguito della segnalazione di Paolo Ansideri

La storia del Centro di Salute Mentale di Bastia Umbra, opera giovanile di Renzo Piano e Peter Rice, è arrivata ad una clamorosa svolta. Dopo un percorso durato 11 anni, sembravano infatti giunte a conclusione le procedure autorizzative con l’adozione definitiva, il 27 novembre scorso, del Piano attuativo Giontella da parte del Consiglio comunale. Se non che, giorni prima, Paolo Ansideri, operativo da anni nell’ambito culturale del comprensorio Assisi-Bastia, aveva interessato dell’imminente decisione la Soprintendenza dell’Umbria, chiedendone un parere anche alla luce dell’inserimento dell’opera, nel 2018, nel Censimento delle architetture del secondo Novecento organizzato dal MiBACT.
Oggi arriva una decisione importante della stessa che rimette in discussione l’intera progettazione dell’area per la quale sembrava sufficiente il parere non contrario dello stesso architetto, nonché il nulla osta dell’allora sovrintendente Scoppola.
L’assessore Fratellini riferisce che la ditta Baldelli, proprietaria dell’area su cui insisteva la già demolita piscina Eden Rock, ha effettuato ricorso al TAR dell’Umbria. A questo punto la soluzione per l’intricata vicenda sembra che non possa che vedere i soggetti interessati, Amministrazione comunale, impresa Baldelli e Soprintendenza, sedersi ad un tavolo per trovare un punto di convergenza nel quale l’interesse pubblico/storico non sia lesivo dei diritti del privato.

Nel numero di Terrenostre, in uscita nei prossimi giorni, sarà possibile leggere un ampio articolo di Paolo Ansideri sull’affaire Piano di Bastia Umbra.

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