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23 Novembre 2024
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Attualità

Coronavirus, dopo 100 anni poco è cambiato. Siamo sempre italiani.

Viviamo in un momento senza precedenti, “La Guerra Mondiale Invisibile”, dove il nemico è veramente invisibile e non lo si conosce, dove le trincee non sono i confini di uno Stato ma i Pronto Soccorso, dove i Militari con le loro gerarchie sono il Personale Medico, Paramedico e i volontari che hanno risposto all’annuncio per servire dove c’è più bisogno. A tutti loro va il nostro rispetto e stima per il coraggio di continuare a lavorare anche senza i dovuti strumenti.
Mi tornano alla mente dei ricordi che mio Nonno mi raccontava durante la Prima Guerra Mondiale che fu combattuta, almeno da parte Italiana, con mezzi e dispositivi quasi fatiscenti. Come al solito siamo sempre impreparati, ma una cosa che non ci manca come popolo è l’inventiva, la voglia di fare e per come mi diceva mio nonno si inventava di tutto per poter sopravvivere al freddo, alle bombe e alle fucilate ecc.
Per paradosso dopo Cento anni ci siamo trovati allo stesso punto di partenza.
Vorrei esternare un sincero GRAZIE a tutti i dottori e infermieri che si sono sacrificati.
Una questione che mi ha lasciato sorpresa è che alcune associazioni Religiose dove si predica Amore altruismo, ecc. non hanno fatto granché per aiutare i propri osservanti, ovvero ci si è limitati a controllare blandamente se qualcuno sia stato contagiato e se fosse riuscito, da solo, a procurasi i dispositivi di protezione. Eppure anche loro prendono il 5 x 1000.

18/04/2020
Elvira Lombardi

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