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9 Maggio 2025
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Michelangelo Pistoletto al Cortile di Francesco 2018: l’opera Metamorfosi scelta come immagine dell’evento. Considerazioni per una sua interpretazione.

Michelangelo Pistoletto è stato un protagonista della scena artistica e culturale dalla seconda metà del secolo scorso fino ai nostri giorni. Ottantacinquenne alacre ha aderito da subito o quasi alla cosiddetta arte povera, definibile dall’uso di materiali di poco valore e dallo stretto legame con l‘ambiente, il quotidiano, la terra talvolta. In virtù di ciò la sua produzione è ascrivibile alla concettualità, in quanto le sue opere poggiano sul significato, ma soprattutto sul senso: «Una “cosa” non è arte; l’idea espressa della stessa “cosa” può esserlo.» Dichiarazioni come “ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi” oppure “eliminare le distanze mantenendo le differenze”, “amare le differenze”, ne fanno un intellettuale congeniale più di altri alla riflessione di fondo del progetto “Diffrenze” che è il titolo del Cortile di Francesco di quest’anno.

 

Metamorfosi, opera del 1976 è l’mmagine della quarta edizione dell’evento che si terrà il 15 e il 21 e 22 settembre prossimi (vai al sito ufficiale www.cortiledifrancesco.it)

Si possono individuare alcuni elementi cardine nella storia della sua produzione. Di rilievo sono le superfici specchianti e gli “stracci”, entrambi particolarmente integranti della sua comunicazione. Gli specchi, che assorbono lo spettatore e gli attribuiscono la responsabilità di “essere parte dell’opera”, creando paradossi tramite l’effetto della riflessione e gli scarti dell’abbigliamento, multicolori, che nascono da una scelta casuale, dall’utilizzo per pulire le superfici di lavoro.

 

L’oggetto di tutti i giorni che entra come protagonista dell’opera, che è l’opera stessa e dialoga con altri oggetti: della natura, della storia, dei miti e rappresenta anche un riciclo, un recupero. La Venere degli stracci ne costituisce l’emblema primario, ma a questa fanno seguito una quantità di soluzioni con gli stessi elementi compositivi, che approdano a conclusioni tra loro affini o complementari, compresa la commistione tra gli stracci e il terzo paradiso. Fino a Metamorfosi, in cui, con un’altra contaminazione concettuale, non solo si affrontano due diverse scelte cromatiche: la multicolore e la bianca, con chiari riferimenti all’attualità, ma addirittura ciascuna delle due si rispecchia nel divisorio riflettente che, mentre ignora l’altra, riproduce se stessa, duplicandola.

Biografia

Pittore e scultore, Michelangelo Pistoletto tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino nel 1960. La sua prima produzione pittorica è dedicata all’autoritratto. Poi, è la volta dei Quadri specchianti, con i quali raggiunge il successo internazionale, che lo porta a realizzare mostre in Europa e negli Usa. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale per ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in scienze politiche, annuncia la fase più recente del suo lavoro, il Terzo Paradiso. Nel 2012 si fa promotore del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, celebrata ogni anno il 21 dicembre con iniziative in tutto il mondo. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale “Michelangelo Pistoletto, année un – le paradis sur terre” e riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Nel 2015 anche la Universidad de las Artes de L’Avana gli conferisce la laurea honoris causa.

Tratta dal sito ufficiale: www.pistoletto.it

 

di Enrico Sciamanna

11/08/18

a cura di Oicos riflessioni

programma in www.cortiledifrancesco.it. Seguci su Fb: Cortile di Francesco – Assisi

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