La tabella che abbiamo elaborato come Ires-Cgil dell’Umbria dimostra il continuo allargarsi del fenomeno dei voucher nella nostra regione. Il trend nel corso degli anni è inequivocabile. Inoltre, per chi proprio in questi giorni sulla stampa nazionale, sottolinea la “presunta” residualità o marginalità di buoni lavoro utilizzati quasi solo da pensionati, mettiamo in evidenza che, secondo i dati elaborati dall’Inps, in Umbria su 24.020 voucheristi complessivi nel 2015, gli ultrasessantenni sono 2.391 (meno del 10%), mentre i giovani aldisotto dei 29 anni sono 9.274 (il 35%).
Con i voucher utilizzati anche nella pubblica amministrazione si crea un ulteriore forma di lavoro, cosiddetta ”accessoria” che è priva di tutele e di diritti.
Quindi la strada da percorrere non è quella di operare maquillage o modifiche di facciata ma bisogna cancellare tout court questo strumento come propone la Cgil con il referendum abrogativo, che Corte Costituzionale permettendo, dovrà tenersi in primavera.
Mario Bravi, Presidente Ires Cgil Umbria
Lorenzo Testa, Ires Cgil Umbria
Perugia li 4 gennaio 2017
Redazione
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