Si chiude, conclude Claudio Ricci, una ulteriore giornata di “grave e incerta” crisi politica in Regione che, con oggettività, va oltre la diaspora, fra presidente e assessore per la nomina dei dirigenti della sanità, e si inquadra in “nove mesi di stasi” nei quali nessun cambiamento auspicato si è verificato (mentre il Prodotto Interno Lordo della Regione non cresce e ci sono oltre 30.000 famiglie povere in Umbria che “aspettano”).La storia del “centro sinistra” nella Regione è giunta “fisiologicamente” alla conclusione e, per oggettività, questo si era già determinato alle elezioni regionali del 31 maggio 2015 (con un esito “a appresa molto incerto” e, ancora, ampio di “dubbi”). Ovviamente “tutte le storie presentano aspetti positivi” ma quella del centro sinistra appare oggi “non più assonante” con ciò che cittadini e attività si aspettano da una “politica concreta”.
Ci dobbiamo preparare alle nuove elezioni regionali anche se è facile prevedere tentativi di “rimettere insieme” una frattura che, oltre che politica, ci appare “personale e culturale” (di difficile risoluzione). Sabato 27 febbraio, alle ore 15.30, in Santa Maria degli Angeli (sede Pro Loco) sarà presentato il comitato di Assisi del MCI Movimento Civico Italia (uno dei 12 in corso di costituzione in Umbria) ma, per Claudio Ricci e il movimento civico, (con le due liste comunali/regionali “Ricci presidente” e “MCI Movimento Civico Italia”) potrebbe essere l’avvio della nuova campagna elettorale e, stavolta, per un “cambiamento radicale e definitivo”.
23/02/2016
Claudio Ricci
