Claudio Ricci (Consigliere Regionale dell’Umbria) cita che la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria include il compito istituzionale di “tutelare il patrimonio nell’ambito del territorio di competenza” ma, riteniamo, nei limiti di un “armonico sviluppo” delle attività socio economiche senza le quali perderebbe valenza il concetto di tutela che include aspetti “immateriali e di presenza e attività umane”.
Nell’ultimo periodo sono emersi, da molte persone, attività e comuni, problemi per pareri ritenuti “discutibili” (per quanto attiene alle nuove realizzazioni, interventi già in atto e sin anche aspetti legati all’arredo urbano dei centri storici) determinando “ritardi” e “mancati investimenti nel territorio” con indotti negativi socio economici.
Claudio Ricci (con un “interrogazione a risposta immediata” per il Consiglio Regionale) chiede se, visto che i problemi continuano a determinarsi, la Giunta Regionale intende (oltre alle attività già svolte) intentare una “azione ulteriore”, entro i limiti consenti dalle norme, nei confronti della Soprintendenza dell’Umbria affinché la tutela sia “gestita con buon senso e armonia fra ambiente e umane attività” consapevoli che la protezione si determina soprattutto ampliando le metodologie e linee guida di qualità per il restauro del paesaggio, delle architetture esistenti e correlate alle nuove edificazioni ritenute “necessarie e opportune”.
25/01/2016
Claudio Ricci
