Assisi, 28 giugno 2014: la decisione di chiudere il punto nascita all’Ospedale di Assisi é “inaccettabile e irricevibile” – cita il Sindaco Claudio Ricci – e l’atto (delibera dirigenziale), se sarà confermato, verrà immediatamente impugnato al TAR Umbria (con ipotesi di richiesta di risarcimento danni all’immagine) e determinerà “l’incrinatura” dei rapporti istituzionali con la Regione.
Pur rilevando elementi di positività, nel piano di riqualificazione dell’Ospedale, il punto nascita di Assisi, una eccellenza regionale (che si era consolidata, nei periodi migliori, sui 700 parti all’anno), é stato depotenziato negli anni (per potenziare altri nosocomi, con ritardi di anni nella nomina del primario ostetricia e ginecologia) malgrado gli alti livelli di qualità professionale e accoglienza (al punto da fare sentire le partorienti “come a casa”).
Inascoltati dal Ministro della Sanità (alle lettere nessuna risposta) e dal Consiglio Regionale, ci appelleremo al Santo Padre Papa Francesco in quanto la Regione Umbria vorrebbe impedire a bambini e bambine di Assisi, dell’Umbria e dell’Italia di venire a nascere ad Assisi prendendo il nome di Francesco e Chiara. Un fatto culturalmente ed eticamente grave (“quasi” un peccato mortale).
Giovedì prossimo, 3 Luglio, il Presidente del Consiglio Patrizia Buini e della III Commissione Claudia Travicelli, hanno convocato una riunione dei capi gruppo per le determinazioni conseguenti.
Claudio Ricci si candiderà, come noto, alla presidenza della Regione Umbria e qualora venisse eletto uno dei primi atti sarà il potenziamento di tutti i piccoli ospedali regionali (con la riattivazione del punto nascita di Assisi) che, se messi in rete con i grandi nosocomi, possono svolgere un ruolo determinate (riducendo i tempi di attesa, per servizi e interventi di base, con una migliore umanizzazione della cura). I sistemi sanitari futuri si dovranno evolvere verso organizzazioni miste che coinvolgano, sempre più, il pubblico con i privati e le associazioni (diminuendo i costi e aumentando efficienza e qualità).
Claudio Ricci