PERUGIA, 18 dicembre 2013 – I cittadini di Bettona e di Cannara, insieme ai rispettivi Comuni, faranno ricorso al Tar. Lo hanno deciso dopo l’approvazione del Piano regionale dell’offerta formativa e della programmazione della rete scolastica per l’anno 2014/15, votato oggi pomeriggio nel corso del Consiglio Regionale, che prevede anche la soppressione dell’Istituto Comprensivo Statale Bettona-Cannara, nato solo da quest’anno. Una decisione appoggiata da tutti tranne che dai gruppi di Rifondazione Comunista ed Italia dei Valori.
«È stato ignorato l’obiettivo primario che era quello di una scuola efficiente», dichiara Stefano Frascarelli, sindaco del Comune di Bettona, che oggi ha assistito alla votazione del Consiglio Regionale. «È stata ignorata – sottolinea – la legge nazionale sul dimensionamento scolastico, sul risparmio e sul contenimento spesa pubblica, come cita la legge Carrozza. Hanno ignorato anche la volontà dei cittadini espressa prima dai consigli comunali, poi dai consigli d’istituto e dai cittadini che hanno firmato contro queste decisioni. Quello che è peggio è che hanno aumentato una dirigenza, rimettono in discussione il lavoro dell’Istituto Comprensivo Bettona-Cannara, per l’anno scolastico 1013/14, che le istituzioni avevano già avvallato, mentre hanno lasciato Bevagna e Torgiano in reggenza. Contraddicendosi nelle varie esposizioni, il consigliere Zaffini, ad esempio, da una parte ha affermato che ci sono istituti sopra i 1.100 studenti che lavorano meglio e da una parte ha detto che l’asse Bettona-Torgiano-Cannara sarebbe stato sovradimensionato. Da una parte c’era la consigliera Rosi che ha dichiarato che le modifiche su Perugia sono state apportate perché sentite le istanze dei cittadini e dall’altra ci sono oltre 500 firme raccolte in 24 ore, i pareri di due consigli comunali di Bettona e Cannara e dei rispettivi consigli di istituto che sono stati ignorati. Si sono contraddetti. Hanno detto di aver rispettato la logica dei territori quando Cannara e Bettona non c’entrano nulla con Bevagna. Cannara e Bettona hanno tutti i servizi in comuni: dal sanitario al sociale, al turistico. In conclusione Bettona e Cannara, che sono stati rispettosi della legge, sono stati smontati. Torgiano e Bevagna, invece, che non ottemperato alla legge nazionale sul dimensionamento, sono stati assecondati rompendo un’unione di fatto regolare, efficiente ed operativa già da questo anno scolastico. È venuto meno il criterio di economicità perché hanno istituito una nuova presidenza, hanno umiliato anche quei territori che si sono sottodimensionati da soli per rispettare la legge come quello di Foligno che da otto presidenze che gli sarebbero aspettate è passato a sei. Oppure la Valnerina che si è autodimensionata pur essendo un territorio montano svantaggiato. Confermiamo – conclude Frascarelli – la nostra volontà di ricorrere in sede amministrativa».
18/12/2013
Ufficio Stampa Comune di Bettona