Un altro eccellente risultato è stato messo a segno dai Carabinieri della Compagnia di Assisi, impegnati senza sosta nel contrasto alle attività di spaccio di sostanze stupefacenti nell’hinterland perugino. Grazie all’incessante attività info – investigativa e alla capillare presenza sul territorio, i militari dell’Arma nel corso di uno specifico servizio antidroga, hanno tratto in arresto in flagranza un cittadino albanese e due giovani rumeni, tutti con precedenti specifici in materia e denunciato una donna, anch’essa albanese, per concorso in detenzione illegale di sostanze stupefacenti.
L’arresto è scaturito a seguito di una vigile attività di osservazione dei movimenti svolta a Bastia in via Lago di Como dove i militari, intorno alle nove di sera hanno notato due soggetti raggiungere a bordo di un veicolo un condominio ivi presente dal quale gli stessi uscivano frettolosamente per poi darsi a precipitosa fuga a bordo di un veicolo parcheggiato nelle immediate vicinanze dell’abitazione. I movimenti non sono passati inosservati ad una pattuglia dei Carabinieri di Bastia che in quel momento si trovava a transitare nei pressi del palazzo dove era custodito lo stupefacente.
I due soggetti sono stati quindi raggiunti dai militari che nell’immediatezza hanno recuperato un involucro in cellophan contente un cospicuo quantitativo di marjuana (700 grammi circa) di cui gli stessi nel frattempo avevano provato a disfarsi. Dalla successiva perquisizione veicolare e personale veniva rinvenuta nella loro disponibilità anche una modica quantità di cocaina (altri 100 grammi).
Gli accertamenti posti in essere nell’immediatezza dai militari sul conto dei due fermati, permettevano loro di risalire ad un terzo complice di origine albanese anch’esso domiciliato a Bastia Umbra a casa del quale i militari dell’Arma hanno rinvenuto un ulteriore quantitativo di cocaina ( 70 grammi) custodita all’interno dell’armadio della camera da letto. Nell’ambito della stessa attività venivano rinvenuti e sequestrati la somma di 150,00 euro verosimile provento dell’attività delittuosa, due bilancini di precisione, un computer portatile marca HP e materiale per il confezionamento dello stupefacente destinato alla piazza perugina. L’analisi dei dati archiviati all’interno del supporto informatico potrà sicuramente essere d’ausilio per ulteriori sviluppi investigativi.
Tutti dovranno rispondere a vario titolo al Giudice dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.