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Cultura

Inaugurata la mostra di Giorgio Mercuri “Il pane nostro”. Riferimenti a San Francesco e Santa Chiara nelle opere in esposizione.

La forma, la luce, la rapidità del segno e l’intensità del colore: sono gli aspetti più importanti dello stile di Giorgio Mercuri cui è stata dedicata una mostra dal  titolo “Il pane nostro”, allestita allo Iat di Ancona, ex Magazzini del sale,  dal 18 novembre al 6 gennaio 2018.L’evento è stato curato da Andrea Carnevali.
L’evento, promosso dalla Fondazione A.R.C.A., è stato sostenuto da Federalberghi Marche, Rotary di Ancona e dall’Azienda Vinicola Angeli di Varano, mentre ha ottenuto il riconoscimento culturale dall’Assemblea Legislativa del Consiglio della Regione Marche, dal Comune di Ancona, dal Comune di Senigallia, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale..
 
L’artista è uno degli esponenti del Colour field painting nella regione Marche. Egli, infatti, disegna oggetti che raccontano la storia agricola e sociale della sua terra d’origine.
 
Grazie alla sua maestria, messa a punto negli anni, Mercuri riesce  a descrivere la campagna marchigiana nei diversi periodi dell’anno.

Il pittore  affronta, inoltre, il tema del gioco e dell’intrattenimento per i bambini. L’argomento è sviluppato, attraverso l’immagine della giostra girevole attrezzata per lo svago. Le scene, che  hanno come soggetto il territorio marchigiano, sono emblematiche: chiunque potrebbe salire sul seggiolino e incominciare a girare. La composizione trova una giustificazione nelle esperienze dell’infanzia e nei ricordi di questo tipo di divertimento che era possibile vedere nelle piazze dei paesi nelle giornate di festa.   
La mostra, dove sono esposte più di trenta opere, è un’occasione per confrontarsi con un’importante esperienza poetica della seconda metà degli anni Ottanta e dei primi anni  Novanta, Optical art  –  Colour field painting fonte tuttora di ispirazione per altri creativi che ritengono ancora vivo l’interesse per questa corrente espressiva.

Le note critiche di Andrea Carnevali, curatore della mostra e Agostino Colli dell’Archivio Provinciale dei Cappuccini Lombardi illustrano il percorso espositivo e lo stile dell’artista che nel tempo è diventato sempre più evocativo e libero da vere e proprie regole accademiche. Pur conservando l’entusiasmo per il colore, questa volta, Mercuri ha voluto ricordare, per mezzo dei “Fioretti” di san Francesco, il suo viaggio da Ancona verso l’Oriente e la figura di santa Chiara.
 
 
Info: orari – lun. ven. 9,00 – 13,30 | mar. e  giov. 15,00 – 18,00.
Ancona tel. 071.2076431 – cell. 335.1475454 –  Fondazione A.R.C.A. tel.  071.0975279.
https://www.facebook.com/Ancona-Turismo-353869578024416/
 
23/11/2017
Andrea Carnevali

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