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24 Novembre 2024
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Attualità Bastia Umbra

Da ragazzo di bottega a manager di una catena a Dubai. La storia di Flavio del Moro e Lucia Betti

Il racconto dell’esperienza di FLAVIO DEL MORO e LUCIA BETTI che hanno scelto di andarsene dal nostro paese per vivere una realtà lavorativa e personale più appagante, prima in Australia e poi a Dubai

Dubai, Flavio e Lucia il giorno del loro matrimonio.

Mi piace raccontare la mia esperienza in questo momento di grande tristezza e depressione economica, non per vantarmi, ma per spronare quanti si sentono avviliti dal momento di crisi che stanno vivendo. A tutti questi, di cui percepisco l’affetto e mai l’invidia, continuo a ripetere: se ce l’ho fatta io, che sono partito senza conoscere una parola di inglese e con la licenza di scuola media, ce la potete fare anche voi!

Flavio Del Moro, 32 anni, è andato in Australia 7 anni fa con la sola competenza del mestiere appreso in anni di fatica nelle macellerie dei nostri supermercati regionali. A 16 anni, infatti, aveva deciso di abbandonare gli studi per buttarsi nel mercato del lavoro, ma il mercato è crudele, soprattutto con i giovani e allora contro il parere di tutti, se ne è andato via dall’Italia per fare una esperienza diversa. E l’Australia l’ha accolto. Ha fatto prima il lavapiatti, poi il macellaio mettendo a frutto la tecnica imparata dietro al bancone che, rispetto al banco di scuola, è molto più grande e più freddo. Anni di sacrifici e soddisfazioni per crearsi una base economica, ma sempre carico e motivato a continuare nella scelta. Durante un suo rientro in Italia, nel 2016, a Bastia, ha conosciuto Lucia Betti, all’epoca diciannovenne. È stato il classico colpo di fulmine, tanto che lei, dopo soli tre mesi, lo ha raggiunto a Sidney. – Ho dovuto conoscere, convincere e rassicurare i genitori di Lucia (Miriam Casula e Paolo Betti n.d.r.) per telefono, racconta Flavio. Solamente quando hanno capito che ero un bravo ragazzo, Lucia mi ha raggiunto in Australia ma, prudente e lungimirante, munita anche del biglietto di ritorno.

Quel biglietto però non è stato mai utilizzato perché il colpo di fulmine si è trasformato in una solida relazione affettiva e oggi Flavio e Lucia sono marito e moglie. Lucia ha da subito trovato occupazione in un bar diventando ben presto responsabile del settore dedicato al caffè. – Lasciare l’Australia è stato per noi molto doloroso, ma per ottenere il visto come residenti permanenti ci saremmo dovuti spostare, secondo la normativa vigente all’epoca, nel Nord del paese dove le nostre figure professionali erano richieste. Una scelta difficile perché avremmo dovuto vivere in una zona impervia e inospitale infestata da serpenti e coccodrilli. Un periodo di tristezza e turbamento e così, quando casualmente, tramite facebook, venni a conoscenza di una possibilità di lavoro come macellaio negli Emirati Arabi, mi attivai subito in quella direzione fissando un colloquio. Chiudemmo quell’esperienza bellissima, di cui abbiamo ancora nostalgia, lasciando un paese ospitale, sicuro, con una disoccupazione al 3% e destinato a crescere sempre di più, un paese dove ci siamo trovati benissimo sotto ogni punto di vista e, da più di un anno, viviamo a Dubai.

Qui Flavio, dopo aver sostenuto un colloquio, è stato assunto in una macelleria, prima come dipendente nella vendita al dettaglio e, dopo sei mesi, in qualità di general manager dell’intera catena di negozi dove si lavorano carni di altissima qualità. – Riforniamo i migliori ristoranti del mondo presenti a Dubai. Gestisco tutta la produzione, l’acquisto e la lavorazione della carne dei sei negozi e ho alle dipendenze 60 ragazzi ai quali cerco di trasmettere, senza gelosia, tutto quello che ho appreso durante il mio percorso lavorativo. Non è uno scherzo, sono reperibile 24/24h perché tutti i giorni c’è un imprevisto o qualcosa da controllare. La catena di negozi è stata acquistata da una grande banca di investitori giapponesi e ogni mattina faccio un meeting con questi imprenditori il cui confronto è motivo di arricchimento continuo.

Con la porchetta e le salsicce, come fa un bastiolo, di San Lorenzo, a Dubai? – A Dubai troviamo di tutto nei negozi per non musulmani e io al prosciutto crudo e alla torta al testo non rinuncio proprio! La torta l’ho fatta mangiare e apprezzare a gente di ogni paese, così come gli ho fatto conoscere Bastia e la Festa anche grazie alle dirette streaming di Terrenostre.

Ogni tanto, durante il racconto, Flavio si esprime in inglese e Lucia, prontamente, gli suggerisce il vocabolo italiano più appropriato. Lucia, sfruttando le sue competenze pregresse, (ha praticato Ginnastica Ritmica per molti anni), ha lavorato in una scuola di circo allenando giovani allieve alla flessibilità ed elasticità del corpo, ma ora si è rimessa a studiare full time per conseguire la laurea in Scienze Motorie, facoltà alla quale si era già iscritta dopo la maturità e che aveva abbandonato. Lucia e Flavio oggi abitano al 61^ piano di un grattacielo. – È stata una grande soddisfazione dopo avere condiviso in Australia, per tanti anni, case con altri giovani in situazioni abitative di emergenza. Viviamo in un appartamento di 90 mq. con vista mozzafiato al centro di Dubai. Abbiamo 4 piscine, 5 ristoranti, 5 palestre, un locale dove si fanno eventi, un supermercato aperto 24/24h, il valet parking… per me che “so de la Bastia”, tutto questo è fantascienza!

Flavio, i tuoi (Piera Giulietti e Giuseppe Del Moro n.d.r.) che nutrivano così tanti dubbi sulla tua decisione di partire, cosa dicono adesso? – Mi hanno mandato un messaggio in cui dichiaravano di essere fieri di me. Questa cosa vale più di qualsiasi promozione, per me vale il mondo intero!

Nostalgia dell’Italia? – Amo il mio paese, le mie origini, la mia cultura, il mio cibo, i miei cari; soffro di non poter stare vicino ai miei nipoti e aiutarli a crescere, ma io in Italia non mi ci vedo più. Mi danno fastidio le persone maleducate che non rispettano le regole, vedere gli operai sottopagati e mi innervosisce chi pretende di fare quello che gli pare. Questo non va bene perchè impedisce la crescita individuale e del paese intero, non solo in tempo di pandemia.

ARTICOLO PUBBLICATO SU TERRENOSTRE – NUMERO DI MARZO 2021

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